Lavorare in un negozio di fotografia è un’esperienza unica.
Non sto parlando di essere una fotografa, quello è un’altra cosa. Lavorare col pubblico è splendido, ma a volte può anche essere molto snervante e buttarti giù.
Mi piace pensare di combattere una grande battaglia, ogni giorno. Sì, perchè sto combattendo affinchè le persone non dimentichino ciò che vivono.
Il rapporto col pubblico ha ovviamente i suoi alti e bassi, ma cosa pensereste se una coppia entrasse nel vostro negozio e affermasse con sicurezza di voler trovare un modo per raggruppare ben due anni della vita dei loro figli? Io ero esaltata! Mille idee hanno iniziato una partita a ping pong nella mia testa, come schegge impazzite i miei neuroni hanno iniziato una vorticosa danza, e poi eccola! Ecco l’idea che hanno apprezzato! “Eccola, è lei, quella giusta” ti dicono.
Una sola parola: FOTOLIBRO.
Il fotolibro è un prodotto semplicemente meraviglioso. Alta qualità delle materie prime, ti permette di raggruppare e unire una grande quantità di ricordi in poche pagine.
I miei neuroni impazziti avevano un solo scopo ora: mostrare loro le infinite possibilità che poteva offrire questo prodotto. Ovviamente formati e tipologie di carte sono state in cima all’elenco, poi eccolo… il tasto dolente.
Il preventivo.
“Ma come, così tanto? Allora posso farmelo benissimo io a casa e non pagarti l’impaginazione” esclamano. Almeno avevo vinto una battaglia però: quei bambini avrebbero avuto il ricordo di due anni della loro vita.
Cosa provereste se la stessa coppia tornasse giorni dopo, questa volta esclamando che facendo loro vedere quei fotolibri erano stati fuorviati? “E ma i fotolibri che ci hai fatto vedere l’altra volta erano bellissimi e guarda questo, guarda come sono brutte le foto”. Certo, le foto erano in bassa risoluzione, fatte con cellulari diversi.
“Il programma che avete usato vi avrà sicuramente avvertito della scarsa qualità delle foto, e un triangolino giallo sarà comparso sotto alle vostre foto.”
“In effetti ci eravamo chiesti a cosa servisse quel triangolino”.
Certo, non sentivo di aver fuorviato quella coppia. I campioni del negozio sono ovviamente studiati per essere belli, con foto scattate da professionisti con apparecchiature di alta qualità.
Stampare un fotolibro realizzato con foto di scarsa qualità, e ignorare i segnali con i quali il programma segnala un problema, sicuramente garantisce un prodotto finale di qualità non altissima. Questo non vuol dire che non si possano impaginare fotolibri con foto scattate dal cellulare, ma esistono altri escamotage. La conoscenza del proprio lavoro, dei programmi e delle attrezzature fa di una persona un professionista.
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